1 Gennaio 2025

Adorazione

adorazione

Appena sono arrivate le festività natalizie è arrivato anche un po’ di sano e meritato riposo. Questa pausa mi ha quindi permesso finalmente di vedere un po’ di televisione in santa pace con la mia famiglia, dedicandomi anche a qualche serie televisiva su Netflix come per esempio quella italiana del 2024 diretta da Stefano Mordini: Adorazione.

Non voglio anticipare nulla della trama, soprattutto per chi interessat* a vedere la serie ma mi limito solo a scrivere che la storia ha inizio quando una ragazza di 16 anni scompare nel nulla. L’ambientazione è a Sabaudia dove, mentre i familiari della ragazza e degli amici cercano di ricostruire gli ultimi momenti prima della scomparsa della sedicenne, emergono diversi segreti inquietanti.

È una serie in cui i sei adolescenti protagonisti, si trovano alle prese non solo con le preoccupazioni della loro fascia d’età ma soprattutto con la scomparsa di una loro amica.

La serie mi ha particolarmente preso non solo per la trama della storia ma soprattutto perché anche in Italia si iniziano ad affrontare le tematiche d’interesse dell’Associazione LUI, ecco quindi l’articolo per chi, come me è interessat* a uno sguardo di genere sulle cose che ci circondano.

A mio avviso la serie è di notevole interesse perché si rivolge a un pubblico giovane, gli, le adolescenti trattando temi attuali, d’interesse e non certo facili. Ho quindi notato i seguenti temi:

  • gli stereotipi: alcuni personaggi interpretano dei ruoli che sembrano pre-formati, stereotipati in cui, i “bravi figli di papà”, si dovrebbero comportare in un certo modo ma in realtà hanno ben altri comportamenti. Altri personaggi che sembrano essere dei “cattivi ragazzi”, in realtà non sono così tanto, commettendo degli errori ma mostrandosi pronti e maturi ad assumersene le proprie responsabilità.
  • Il consenso: quando una ragazza, una donna dice “no”, è “no” e lo si deve rispettare sempre e comunque. È importante che anche in situazioni intime in cui l’ardore è forte, quando si riceve un “no”, quello è e deve rimanere e non lasciarsi, anche in quei momenti, andare a luoghi comuni o ad altro: “no” è “no”!
  • Il femminicidio: quando ci si sente traditi, si scoprono amare verità, che mettono in luce i nostri limiti e quello che non siamo o che non siamo riusciti a essere talvolta tutto questo ci fa male e spesso e volentieri ci porta a pensare che l’altra sia l’errore, soprattutto se questa porta con se la falsa nomea della poco di buona, di quella “pazza”, della “strana” o quanto altro, quando invece siamo solo noi i responsabili di quello che ci accade e che facciamo alle altre persone, qualsiasi esse siano.
  • Il Trauma: se si osserva attentamente certi possibili gesti, comportamenti di alcuni personaggi, questi possono essere meglio contestualizzati se si analizzano come sintomi di possibili traumi non elaborati, perdite, persone che in un modo o nell’altro ci hanno fatto del male e non abbiamo saputo decodificare, gestire e/o rielaborare, perché più grandi delle persone che li hanno subiti.Chiedo scusa per chi mi legge, se posso sembrare nebuloso e confuso, ma non voglio anticipare niente e ringrazio invece per chi avrà avuto la voglia di provare a leggere tra le mie righe quello che ho visto in questa serie.

    Buona visione.
    JP

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Nota dell’Autore. Questo articolo è stato scritto ai primi di giugno 2020. Dunque in una fase molto antecedente alla odierna situazione mondiale in materia di Covid-19 E di ogni tipo di provvedimento, preventivo o ingiuntivo da parte dello Stato italiano in merito. Attraverso l’Associazione LUI, l’interesse verso le questioni...