21 Febbraio 2022

Notti in Bianco, Baci a Colazione

NOTTI IN BIANCO, BACI A COLAZIONE

Alcune settimane fa, sono incappato in un simpatico film che mi ha fatto molto riflettere e che ho trovato molto affine alle tematiche trattate dall’Associazione LUI: “Notti in Bianco, Baci a Colazione“, film del 2021, regia di Francesco Mandelli.

Il film è tratto dal romanzo omonimo che ha dato l’avvio alla carriera di scrittore di Matteo Bussola, che, non sapevo, essere già noto per la sua pagina Facebook in cui narra le sue disavventure quotidiane alle prese con figli, cani e con il rapporto con la moglie Paola Barbato, sceneggiatrice di Dylan Dog e autrice di thriller di successo. Quindi il film, mi sento di dire, è giusto un attimo autobiografico.

Esorto la visione di questo film perché mi ha fatto riflettere sul fatto che gli uomini inizino a raccontarsi: parlano di sé, delle paure, delle emozioni, delle frustrazioni, delle aspettative, dei desideri, facendolo a loro modo, per il tempo in cui vivono: attraverso anche i social network, i libri, i film. Sono orami tanti anni che mi occupo di questioni di genere e vedere questo film mi ha reso contento perché l’incasso che il film ha avuto (nelle prime 3 settimane di programmazione 4,3 mila euro e 854 mila euro nel primo weekend), rappresenta sicuramente il fatto che sia piaciuto al pubblico ma anche il fatto che ci sia un sempre maggiore interesse verso le tematiche che il film stesso tratta.

A cosa mi riferisco? Mi riferisco al fatto che anche gli uomini (finalmente aggiungerei), stanno iniziando a prendere parola e a raccontarsi nelle proprie fragilità. Stanno provando a trovare nuovi spazi di espressione anche e soprattutto alla luce del movimento delle donne e tutto quello che ne ha comportato. Questo film è un esempio tra gli esempi possibili presenti oggi in Italia in cui gli uomini iniziano a confrontarsi in modo nuovo sugli stereotipi di genere a loro legati, dove c’è un padre che rimane a casa a lavorare e che si occupa di quei ruoli di cura che un tempo erano relegati solo alle donne, senza per questo perdere il suo essere uomo nella società d’oggi. Un padre che dispensa affetto senza “scimmiottare” l’universo femminile ma con il proprio portato maschile.

Consiglio quindi la visione di questo film a tutte quelle persone interessate a vedere le stesse cose con occhi nuovi.

JP

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