22 Settembre 2015

Iniziamo adesso a cambiare. Seconda “chiamata” al Gruppo di Condivisione di L.U.I.

IniziaCambiare

“Un uomo su dieci ha un amico dello stesso sesso con cui parlare di lavoro, di soldi e di matrimonio; soltanto uno su venti ha un’amicizia maschile con cui parla dei sentimenti profondi” sentenzia un importante studio americano della fine degli anni Ottanta (McGill ME. The McGill Report on Male Intimacy. ‪Perennial Library‬: New York (USA) 1986, pagine 157).

Forse il Gruppo di Condivisione di L.U.I.- (che ha aperto la nuova “stagione” lo scorso lunedì 14 settembre) cerca proprio di rispondere a questi numeri bassissimi di confidenza e reciprocità maschile. La dominanza del genere maschile nel nostro contesto sociale non può che creare un’“isolatezza” di ciascun maschio, che nella vita deve badare ad affermarsi, studiare, primeggiare, produrre, guadagnare, metter su casa, etc.

Tutto questo in un’inevitabile competizione e separazione (soprattutto) con gli altri maschi.

Non si tratta di ricostruire una “casa dei maschi” propria delle civiltà arcaiche quanto di creare un cerchio di solidarietà tra uomini nel quale il diritto al rispetto e alla privacy diventano l’opportunità di aprirsi alla confidenza con altri appartenenti al proprio genere sessuale, e riceverne ascolto, partecipazione e sostegno.

Già da alcuni anni questo produttivo “laboratorio identitario” tra maschi cerca semplici strade di abbandono, di coinvolgimento, di presa di coscienza sulle principali tematiche che un uomo, oggi, vive sulla propria pelle semplicemente in quanto appartenente ad un genere sessuale (primo tratto identitario percepito da chi ci incontri per la prima volta).

Non abbiamo la necessità di rifiutare il nostro genere né di esaltarlo, ma viviamo nell’ambizione di rileggerlo, metterlo in discussione, raccontarlo con intensità e riposizionarlo, in un “lavoro” che è “politico” proprio in quanto tenacemente e onestamente “privato” (per usare due “opposti/non opponibili” cari alla tradizione femminista).

La proposta all’interno del Gruppo di Condivisione L.U.I. è quella di esprimerci per quello che abbiamo vissuto e che proviamo sulla nostra pelle, nel nostro cuore. Partire dell’“io sento” anziché dall’“io credo”, “io penso”, etc. affinché ogni vissuto abbia il diritto di cittadinanza di ciò che è accaduto, di ciò che ci ha attraversato la mente e si è espresso con le nostre emozioni più intime e (forse) mai emerse prima, sicuramente mai rivelate.

E così come non teorizziamo in senso arcaicamente politico, nemmeno siamo interessati ad un “politically correct” proveniente dai gender studies, cercando di privilegiare l’evento privato e personale, l’amore, il sentimento, le emozioni più varie che spesso non abbiamo modo o tempo di esprimere nemmeno a noi stessi (figuriamoci se in un contesto costituito da altre “macchine da guerra della vita”).

Il mio, il nostro invito è dunque quello di “iniziare adesso a cambiare” venendo al Gruppo di Condivisione L.U.I. (ogni due lunedì) per poter far sì che si arrivi a leggersi anche sulla nostra faccia il nostro essere uomini consapevoli, uomini integrati a noi stessi e al nostro genere, insomma … uomini nuovi.

Ti aspettiamo!

(Massimo Piccione)

 

Potrebbero interessarti

Bocca della Verita, The Mouth of Truth in Rome, Italy
23 Gennaio 2024

Percorso di verità

Sabato 20 gennaio 2024 è stata una giornata storica per l’Associazione LUI APS. In un freddo sabato pomeriggio di gennaio, uno come tanti, l’associazione ha ricevuto una PEC dalla Regione, che riconosce formalmente il percorso e gli sforzi fatti in questi anni in campo di contrasto alla violenza di...

wish
6 Maggio 2025

Wish

Basta! Rompo gli indugi! Era da tempo che avrei voluto tanto provare a scrivere “due righe” su l’ultimo cartone animato della Disney: Wish ma mi sono trattenuto perché la protagonista è una ragazza! Mi spiego meglio! Non voglio fare delle discriminazioni di genere ma fina dalla sua nascita l’Associazione...

locandina
23 Luglio 2024

Il mio grosso grasso matrimonio greco

Film piuttosto “vecchiotto” ma ancora molto attuale e soprattutto interessante, se lo si desidera vedere con uno sguardo di genere, quale quello proposto dall’Associazione LUI attraverso questo breve articolo è “Il mio grosso grasso matrimonio greco” del 2002 di Joel Zwick. In sintesi la storia tratta di una famiglia...